Coraggio, innovazione e comunità. La mia Caposele futuristica.

Ammetto che scrivere dell’argomento “10 proposte concrete per Caposele” per questo numero, da Assessore in carica, non è stato semplice vista la facilità con la quale, qualsiasi cosa io scrivessi, sarebbe poi stata facilmente esposta alla frase “Ma sei Assessore, avresti potuto farlo”. 

In realtà però, di cose e di proposte per la nostra Comunità ce ne sono sempre tante e forse il mio punto di vista può essere meno sognatore e più realista, alla luce dell’esperienza che sto maturando e che si avvia alla conclusione.

Non ho paura, dunque, di raccontare la Caposele che vorrei e che da Amministratore, in parte, ho contribuito a costruire. 

La mia Caposele del futuro si può sintetizzare, dunque, in tre parole: Coraggio, Innovazione e Comunità. Parole cariche di significato e che contengono al loro interno numerose sfumature. 

Coraggio: vorrei una Caposele capace di credere in se stessa, coraggiosa, che raccoglie le forze migliori e le mette in campo sbaragliando l’idea che per rimanere qui ci sia bisogno del santo in paradiso. Propongo ai giovani e meno giovani di crederci senza aver paura di fallire, con caparbietà e convinzione perchè c’è una comunità che vi accompagna e ci crede con voi. Qualcuno lo ha già fatto, è la dimostrazione che il coraggio premia. 

Innovazione: un paese sempre più veloce e capace di sorprendere se stesso e gli altri. Propongo sempre più digitale, sempre più connessioni ad internet efficienti, capaci di costruire opportunità per tutti. Innovazione anche di idee, luoghi, metodi, competenze, professioni. C’è da abbandonare l’antica idea del posto pubblico come unica soluzione per rimanere: propongo un paese che pensa e innova, capace di parlare al futuro e non al passato, con un linguaggio semplice e diretto, comprensibile, senza ricorso a citazioni ma fatto di pensieri e azioni.

Comunità: basta vecchie logiche e contrapposizioni. Questi anni hanno dimostrato che il nostro paese è capace di fare grandi cose solo se unito. Propongo un pensiero di paese unitario, volto a superare le logiche dei personalismi, degli individualismi e dell’arrivismo, puntando davvero e solo al bene di tutti.  

Tutto molto aulico, ma tutto molto vero a mio avviso. Un paese che, in una sola frase, vuole andare verso il futuro unito.

Ma ora, in modo concreto, metto sul piatto le mie 10 proposte, come chiesto dalla redazione. 

5 sono di interesse generale:

1. Le persone e la comunità al centro di tutto, prima loro poi il resto;

2. Lo spazio per la gente, i giovani, i bambini e le famiglie, più isole pedonali, più parchi giochi, più luoghi accessibili nella natura, più luoghi d’incontro;  

3. Più digitale, sempre più digitale: servizi accessibili da smartphone, pagamenti online, dati aperti. Una Pubblica Amministrazione più vicina al cittadino e più accessibile da casa; 

4. Sempre più turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente, a impatto zero; 

5. Maggiore accessibilità alla cultura, con al centro la struttura del Museo delle Acque, mostre, eventi, iniziative dedicate ai bambini. 

5 legate al mio Assessorato, quello del Turismo, su cui ho già iniziato a lavorare: 

6. Più territorio e sempre meno campanilismo: maggiore rete, più sforzi e dialogo tra pubblico e privato, biglietto unico integrato tra le attrazioni dell’Alta Valle del Sele e dell’Alta Irpinia;

7. Apertura di altri siti di interesse turistico sul territorio comunale e ampliamento degli orari di apertura degli attuali: penso a rendere accessibile turisticamente il Campanile di Caposele e la Chiesa di San Vito nella frazione di Materdomini;

8. Potenziare il ruolo dell’Infopoint di Materdomini, struttura che deve assumere una posizione di coordinamento e gestione di tutti i servizi turistici oltre che delle azioni di promozione territoriale;

9. Maggiore promozione e presenza in fiere di settore, cosa che non è stata possibile con la pandemia; 

10. Più montagna, più sentieri, più aree attrezzate nel rispetto della natura, ancora più servizi a supporto della Frazione di Materdomini. 

Tutto ciò contornato da competenza che, insieme alla coerenza, sono fondamentali per amministrare. 

Molti processi di quelli elencati sono stati avviati, alcuni necessitano ancora di tempo e continuità di esecuzione nella speranza che, dopo di noi, non vengano stravolti e cancellati per ricostruire, perdendo tempo a discapito della comunità.

Tutto il resto, strade, acquedotti, opere, eventi stratosferici, ponti, servizi eccellenti, illuminazione pubblica e sogni fantascientifici potrei elencarli, ma li lascio agli altri: non mancheranno in questo numero. Saranno tutti validissimi e tutti hanno il diritto di essere espressi, tutti li vogliamo: conserverò questo numero con la lista nella speranza di vederli realizzati. 

Ma è l’idea di come intendiamo la società che, a mio avviso, deve essere la nostra visione della Caposele che vogliamo, quella che mi auguro tutti possano perseguire e condividere. 

In bocca al lupo Caposele. 

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