Sono le premesse per uno sviluppo turistico coeso?
pubblicato su La Sorgente.
La tanto attesa svolta è forse giunta. Spiragli di novità si sono intravisti all’interno della nostra comunità dopo l’estate 2009. L’avvento dei reclamati giovani c’è stato e i risultati si sono visti.
Abbiamo assistito ad un’estate molto interessante che pone spunti di riflessione in materia di turismo e di giovani.
Erano anni che a Caposele non si vedevano eventi degni di essere definiti tali, che attirassero l’interesse delle popolazioni limitrofe e portassero una ventata di novità.
Il merito è di tante organizzazioni che hanno evidenziato come se si lascia lo spazio ai giovani diventa tutto possibile e raggiungibile.
La nuova ventata turistica per Caposele infatti, potrebbe partire proprio da loro: dalle facce nuove di questi giovani.
Raggruppati in varie forme associative, dalla Pro loco Giovani alle varie associazioni quali “I Liberi Commedianti” e gli “Animatori Running Sele”, passando per il Forum dei Giovani fino a vari gruppi informali quali l’Us and Them, sono emerse numerose potenzialità che la “politica dei grandi” deve mettere nelle condizioni di esprimersi se non vuole vedere perdere un’altra possibilità, l’ennesima possibilità.
I giovani hanno ampiamente dimostrato di avere le capacità per poter dire la loro nel settore turistico dove la novità, l’elasticità e la rapidità di presa delle decisioni rappresentano gli elementi cruciali per lo sviluppo.
Il successo non solo di pubblico delle varie iniziative presentate all’interno del ferragosto 2009 hanno posto l’accento su un problema: l’incapacità dei “grandi” di avere una visione turistica programmatica e innovativa per il nostro paese.
I giovani invece hanno colto il punto: il nuovo turismo deve integrare il vecchio e il nuovo, come nel caso del Guinness della Quadriglia, deve avere continuità d’azione, vedi il successo della Quinta Caccia al Tesoro consecutiva del Forum dei Giovani, sacrificio e impegno come dimostrato dall’ARS, ma soprattutto deve puntare su elementi culturali del nostro territorio quali elementi collanti tra passato e futuro, come evidenzia il lavoro dei “I Liberi Commedianti”.
La grande capacità di coordinamento e organizzazione di questi gruppi dimostra che essi hanno tutte le competenze necessarie ad implementare eventi e programmi turistici di successo.
Sono buone prassi che chi di dovere non può non considerare e coinvolgere per progettare il futuro del turismo nel nostro Comune. La semplicità di questi successi sta nella voglia di tali gruppi di raggiungere degli obiettivi disparati e differenti per ognuno di essi, nella forte motivazione che è alla base, ma soprattutto sono dati dal fatto che sono gruppi gestiti interamente da giovani.
Essi non vogliono sottostare a regole dettate dall’alto, vogliono essere coinvolti nel processo decisionale, partecipare alla definizione del budget da spendere, per poi essere disposti anche a sacrificare un’estate per il proprio paese. Ma troppo spesso vengono considerati manovalanza che non può decidere, e quindi saranno sempre pochi quelli che lavoreranno per la comunità e non per se stessi o per il loro gruppo.
Se queste energie fossero convogliate per un obiettivo comune, dove tutti possono decidere quale è l’obiettivo, allora vedremmo dei risultati che potrebbero essere sorprendenti.
E’ chiaro che tali giovani meritano rispetto e considerazione, la loro intraprendenza e visione futurista delle cose, unita al grande entusiasmo possono essere la spinta necessaria a portare finalmente Caposele ad avere uno slancio definitivo verso un nuovo e florido periodo di ripresa.
Lo spazio se lo sono meritato i nuovi caposelesi, adesso tocca a chi detiene il potere decisionale considerarli in maniera seria all’interno dei programmi, dandogli le chiavi per poter fare ancora di più, altrimenti l’entusiasmo, spento dalle false promesse, farà sprofondare le prospettive dello sviluppo turistico in una gola profonda senza fine.