pubblicato su Selacapo.net
Una rubrica che si rispetti continua con la sua logica a intrattenere il lettore sulla tematica, ora tocca quindi ritornare all’Europa, volare ad Atene, culla della civiltà greca che fu’.
Atene infatti è una città storica sempre attuale, alla ricerca di particolarità, coinvolgente, tutta da “mangiare”. Cerchi e ti aspetti tutto questo quando ti decidi ad assaporare questa città. Magari voli dal fresco delle tue terre e appena atterri cerchi e non trovi quello che invece ti aspetti. La prima cosa che noti è il caldo che vorresti ci fosse, ma avere 40 gradi e non sentirlo questo caldo è la prima cosa che non trovi. Troppo secco il clima.
Atene ti avvolge quindi tra la sua storia che subito ti si carica sulle spalle e ti porti in giro mentre l’Acropoli dall’alto ti osserva e ti guida sempre li, punto di riferimento.
Ѐ un continuo cercare e non trovare questa città, maree di turisti che risalgono questo monte bianco di marmo, che porta ad un magnifico patrimonio dell’UNESCO che la storia ci ha conservato, cerchi Atena, non la trovi. Colonne in continua ristrutturazione di avvolgono, ti senti il peso dei 5000 anni, qui dove nacque la civiltà, la democrazia.
Vedere dall’alto il bianco popolo greco dall’Acropoli, orgoglioso nell’esporre ovunque le proprie bandiere, ti rende consapevole di dover continuare a cercare tra le strade della città qualcosa.
Ma cosa? Tutte le particolarità di questa gente, il quartieri affollati di Monastiraki, di Plaka di cui tutti ti hanno parlato.
Cerchi e non trovi la cucina greca, quella tipica che puzza di buono. I locali turistici di questi quartieri non donano il giusto al turista che passa. La vera cucina, infatti, la trovi solo nelle bettole dei quartieri a nord della città, vicino al mercato generale dove l’inglese, che trovi poco qui, i greci nei ristoranti veri non sanno nemmeno dove sia e ti tocca scegliere la tua pietanza indicandola nelle pentole con le dita. La pita, i souvlaki e le insalate greche, li devi quindi cercare nei buchi più neri di questa città.
Continui quindi a cercare tutte le particolarità e noti che il giallo è un colore che piace, i taxi infatti ricoprono tutto, pronti a guidare per te nei luoghi dove la metro potrebbe lo stesso portarti, efficiente e comoda. Quando ti accorgi che ciò che devi cercare davvero è sempre intorno a te è troppo tardi, basta infatti girarsi in ogni angolo e vedere un pezzo di storia che l’uomo qui ha lasciato.
La strada più bella che però Atena protegge è quella della cultura della città, lontano dal suo tempio che sull’Acropoli è rimasto, su via Venizelou.
L’Università e la Biblioteca più millenarie del mondo sono qui, una vicino all’altra, protette da Atena e Poseidone posti su colonne sicuri di se a rassicurasi l’uno con l’altro mentre i turisti dal basso li ammirano.
Ci sono poi dei quartieri che trovi e non cerchi che invece possono rivelarsi affascinanti. Exarchia ad esempio è l’anarchia in vita, colori e profumi ti colpiscono e trovi un mondo che difficilmente in altre città puoi vedere. Qui spesso ti sconsigliano di andare, ma invece è curioso sapere che ne vale la pena almeno di passare una volta, se la parte viva del popolo ateniese ti va di conoscere.
La modernità che si scontra con l’antichità mal conservata infine è riassunta in via Ermou, fiorente via colorata di marchi, con l’Acropoli che costantemente ti fissa distratta dal lusso e schifata di quanto la cultura prodotta in questi luoghi si sia trasformata nel tempo in consumismo sfrenato.
Atene è così, un po’ greca e un po’ moderna, confusa e indecisa tra oriente e occidente. Da cercare e trovare, da amare o odiare.