La digitalizzazione nel comparto turistico è un processo in atto da anni e sta divenendo un fenomeno irreversibile da cui ogni impresa turistica non può prescindere.
Wifi – reputazione online – siti web mobile e ottimizzazione della propria presenza sul web sono elementi da cui non si può più fuggire ad ogni livello perchè il turista osserva, ricerca e deve trovare le info che cerca, sopratutto sulle strutture ricettive in cui vuole soggiornare.
Finalmente anche il governo se ne è reso conto provando ad incentivare questa tipologia di interventi attraverso l’ultimo decreto legge n°83 emanato il 31 maggio 2014 “DISPOSIZIONI URGENTI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE, LO SVILUPPO DELLA CULTURA E IL RILANCIO DEL TURISMO”.
Un’ottima occasione per riammodernare le infrastrutture digitali, ma anche per pensare di iniziare a lavorare sulla formazione e sulla strategia di presenza online.
Il decreto, tra le differenti misure prevede infatti un credito d’imposta per la digitalizzazione e l’ammodernamento degli esercizi ricettivi” con l’obiettivo di sostenere la competitività del turismo italiano e favorire la digitalizzazione del settore, in particolare per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento delle strutture ricettive per le spese sostenute negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 per un ammontare massimo di 12.500 euro.
In particolare l’agevolazione riguarda interventi su:
- servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
- impianti wi-fi;
- siti web ottimizzati per il sistema mobile;
- programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti e la distribuzione sui canali digitali, purché in grado di garantire gli standard di interoperabilità necessari all’integrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra-ricettivi;
- spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio;
- strumenti per la promozione del digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
- servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente ai fini di quanto previsto dal presente comma.
Sono escluse dalle spese i costi relativi alla intermediazione commerciale.
Tutto il decreto lo trovate qui: