“La Grande Bellezza è ovunque”. L’Oscar promuove l’Italia.

pubblicato su iohounsognoblog

oscar-vince-la-grande-bellezzaE’ stato un grande successo per l’Italia quello del film La Grande Bellezza. Ma qui non stiamo parlando del film, ma di come un film può promuovere un mondo e una destinazione come l’Italia. Sì, perché alla fine La Grande Bellezza è ovunque in Italia e allora perché non promuoverla sfruttando la popolarità che si è generata intorno all’Oscar conquistato, combinando tutto con i social network?
Ha pensato bene di farlo Roberta Milano, docente ed esperta di web marketing turistico, lanciando “#thegreatbeauty in Italy is everywhere” seguito dal nome della località e dalla foto del luogo prescelto. Le bellezze di tutta Italia saranno viste e conosciute da tutti coloro che cercheranno questo hashtag, ormai in tendenza tra i primi dieci da ore, dove resterà per un bel po’ di tempo.
10002633_10202570119408607_464075064_nUn modo semplice ma efficace per promuovere i nostri luoghi in tutto il mondo, un contributo che ognuno può dare e che in poche ore ha già generato migliaia di tweet e la circolazione di tantissime foto provenienti da ogni angolo d’Italia. E’ la forza dei social network unita ad una piccola grande intuizione. E allora per tutti gli operatori turistici è tempo di promuovere gratis i nostri luoghi, con foto e hashtag #thegreatbeauty in Italy is everywhere. Perché come scritto da @insopportabile (un utente Twitter “famoso”), «Tutto il mondo oggi guarda l’Italia per The Great Beauty. Cari promotori a vario titolo di turismo, oggi è il giorno per farlo e gratis. Su!». La formula inoltre è estremamente semplice e ben descritta da Giovanna Tinunin: #thegreatbeauty in Italy is everywhere + nomelocalità/regione + foto + #itisme. L’Italia ce ne sarà grata.
Seguite l’hashtag qui:
http://tagboard.com/thegreatbeauty

Gli stranieri confermano: turismo autentico e digitale

turismo-digitaleDopo lo studio presentato alla BIT 2014 di Milano da parte della Sociometrica, che ha analizzato la semantica di 280mila post in inglese di turisti stranieri che hanno visitato l’Italia, la situazione del turismo è estremamente chiara e le impressioni del settore vengono confermate, sia in positivo che in negativo.
 L’Italia vista attraverso i post sui social network dei turisti stranieri è esattamente quello che è, e ci troviamo di fronte all’ennesima conferma della direzione in cui questo paese deve andare e degli interventi da effettuare. Questo studio ha analizzato infatti i post dei turisti stranieri che hanno effettuato un viaggio in Italia soffermandosi sul “sentiment” che essi trasmettono. In particolare tengo a sottolineare come si confermi la necessità del concetto di “autenticità delle destinazioni” legate al volere un’esperienza di turismo vera e libera dagli stereotipi che spesso un luogo offre. Dallo studio emerge infatti che si ricercano esperienze semplici che permettano di godere a pieno di una destinazione senza l’influenza della standardizzazione e delle conseguenze derivanti dal turismo di massa.
Il secco no al traffico nei centri storici e la cura della destinazione sotto i differenti punti di vista sono gli elementi che gli stranieri vogliono e apprezzano. La qualità della ristorazione, delle nostre pasticcerie e la bellezza delle piazze tra i primi posti. E’ chiaro dunque che l’originalità, la cultura dell’accoglienza, la ristorazione e la fruibilità dei luoghi colpiscono il turista straniero alla ricerca del concetto di “italianità”. E’ necessario quindi spingere in questa direzione, verso un’accoglienza, e l’autenticità tutta italiana che rafforzi tutto questo.
Conferme anche in merito a musei e infrastrutture. L’Italia è indietro e gli stranieri ce lo dicono, anche perché spesso il confronto con le altre realtà europee è sconcertante. Le infrastrutture fanno soffrire l’ospite straniero e l’incapacità di servire prima il cittadino e poi il turista viene evidenziata in tutte le criticità che il nostro sistema dei trasporti possiede: pochi parcheggi, ritardi, stazioni ferroviarie fatiscenti. Sembra che manchi la capacità di comunicare come raggiungere i luoghi.
turismo1I nostri musei invece evidenziano tutte le loro difficoltà in merito ad un processo di digitalizzazione che tarda ad arrivare. Le file per acquistare i biglietti di ingresso, i lunghi tempi di attesa, sono criticità che la digitalizzazione delle procedure potrebbe facilmente contribuire a superare. Molto spesso infatti collezioni eccezionali presenti nei nostri grandi musei vengono sminuite da esperienze collaterali negative legate a queste piccole difficoltà.
Dallo studio è evidente che bisogna investire nella digitalizzazione del settore sotto tutti i punti di vista, emerge la necessità di w-fi, di sistemi di prenotazione online di tutti i servizi. In sintesi della fruizione delle città e dei luoghi attraverso i nuovi strumenti digitali e dell’adeguamento legislativo e non di tutte le strutture rispetto a questo mondo.
 I turisti stranieri, emerge dallo studio, vogliono cose semplici che in Europa e nel mondo esistono, ma che in Italia ancora non diamo per scontate, compresa la forza della reputazione online di un destinazione che se non curata e non orientata influenza negativamente la percezione dell’immagine di un paese. Sopratutto all’estero.
 Un turista infatti investe due cose nel suo viaggio: tempo libero e denaro. Vuole dunque che siano sfruttati al meglio. Basta infatti un solo errore in tutta la combinazione dei servizi che gli vengono offerti, per generare una percezione negativa di tutta la località, che comunicherà a tutte le sue cerchie attraverso tutti i mezzi che esso possiede.
Vale però anche il contrario, ovvero che se l’esperienza è autentica tutto sarà amplificato allo stesso modo. Dunque lo studio è un’ottimo punto di analisi da cui iniziare a riflettere. Lo studio è disponibile suwww.sociometrica.it

Il nuovo bando MIBAC per reti d’impresa turistiche. Grande opportunità?

E’ “fresco di stampa” il nuovo bando per il finanziamento delle attività per le reti d’impresa turistiche che scadrà il 9 maggio 2014, pubblicato da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.


Un bando molto interessante per avviare una serie di progettualità sul tema della collaborazione e della promozione delle destinazioni nonché delle imprese turistiche.

In particolare è possibile avviare differenti iniziative:
  • volte alla riduzione dei costi delle imprese facenti parte della rete attraverso la messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione, di gestione e di prenotazione dei servizi turistici, la creazione di piattaforme per acquisti collettivi di beni e servizi;
  • che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici con particolare riferimento a sistemi di promo-commercializzazione on line;
  • di promo-commercializzazione che utilizzino le nuove tecnologie e, in particolare, i nuovi strumenti di social marketing;
  • e strumenti di promo-commercializzazione condivise fra le aziende della rete finalizzate alla creazione di pacchetti turistici innovativi; promozione delle imprese sui mercati esteri attraverso la partecipazione a fiere e la creazione di materiali promozionali comuni.

Un bando che aiuta la collaborazione e la creazione di destinazioni unitarie sul web che si focalizzino sui nuovi strumenti di promozione, ma che soprattutto vuole spingere le imprese e le località a spostare i propri budget promozionali e i propri sforzi sul web, il “luogo” dove si svolge la maggior parte delle attività dei turisti e dove si fa sempre maggiore attenzione all’immagine e alla reputazione di strutture e località.

La linea dettata del Ministero è chiara e inequivocabile: investire nelle attività su internet e collaborare, e’ questo il futuro del comparto turistico. Difficile non essere in accordo.

Un bando complesso però, che richiede un cofinanziamento di circa 200.000 euro e un contributo a fondo perduto di altri 200.000, che quindi vuole creare progettualità articolate su differenti azioni e che investano un totale di 400.000 euro. 

Bisogna crederci quindi. Mettere insieme almeno 10 piccole e medio imprese (ma è necessario sicuramente allargare di molto la compagine anche in termini di premialità progettuale) che per l’80% siano imprese turistiche con il corrispondente codice ATECO 2007 primario.

Un punto da non sottovalutare è sicuramente il parere favorevole della Regione in merito alle azioni progettuali da svolgere, che devono essere coerenti con la politica turistica regionale e che potrebbe creare dei problemi nella presentazione delle proposte. 

Comunque un’opportunità da cogliere, su cui puntare e provare a costruire reti volte a migliorare la qualità dei servizi offerti, delle professionalità e della promozione nelle imprese e nelle località turistiche. 

La mia (dis)avventura in digitale. Il futuro è sempre più smart.

L’avvento del digitale divide molti e crea dibattiti soprattutto in materia di privacy e sul pericolo della generazione di un “grande fratello” globale. A mio avviso ciò è inevitabile. E’ inevitabile che useremo i Google Glass, che impareremo ad acquistare su internet, a essere sempre più integrati nei social e di conseguenza più visibili. E’ una rivoluzione, e come tale non è possibile fermarla. E’ una rivoluzione soprattutto culturale che non si può insegnare nelle scuole.
cellulari_gettyLe rivoluzioni a volte migliorano le società e a mio parere questa digitale è senza dubbio quella che porterà i migliori vantaggi. Ecco perchè con un esempio: giovedì ero a Bruxelles e al momento della partenza mi viene cancellato il volo. Vengo dirottato su Pisa invece che su Roma Ciampino. Cambio il biglietto e parto. Nel frattempo prendo il mio smartphone e prenoto lo shuttle da Pisa a Firenze. Ore 21.05. Atterrato sotto la pioggia entro nell’autobus, mostro la ricevuta elettronica e mi siedo. 70 minuti per verificare la disponibilità di un treno da Firenze a Roma. Apro “Locomotimes” e verifico che non c’è disponibilità prima delle 5.50 del mattino successivo. Ilmeteo.it mi dice intanto che a Roma sta venendo giù il finimondo. Allora con booking.com (sempre l’app) prenoto un albergo nei pressi di Firenze (Santa Maria Novella) e decido di passarci la notte e ripartire alla volta di Ciampino il giorno successivo. I miei familiari sono costantemente informati sui miei spostamenti grazie ai miei continui check-in su Foursquare e alle foto dei cibi che consumo postati su Facebook. A Firenze non mi arrendo e provo a risparmiare qualcosa sul trasferimento a Roma e mi viene in mente BlaBlacar. Ore 22.30. Trovo un passaggio grazie a Mario che la mattina seguente parte da Firenze e arriva a Napoli passando per Roma Ciampino. Costo 20 euro anzichè i 43 del Frecciarossa. Dopo aver preso posto nella pensioncina in piazza Santa Maria Novella, (euro 24 per due), alle ore 23.00 mi vien voglia di una bella focaccia. Sono in Toscana, tanto vale approfittare.
Geolocalizzato con Foursquare trovo la focacceria più vicina con ottime recensioni dei frequentatori. Mangio e ritorno a letto. La mattina seguente le notizie che scorrono su Twitter non sono delle migliori in merito al maltempo che sta flagellando la capitale, e mentre siamo in auto con l’amico Mario, Waze, applicazione che aggiorna sulle condizioni e le avversità della strada sulla base degli aggiornamenti degli utenti, ci avvisa che lo svincolo di Roma Nord è chiuso e che bisogna uscire e fare un percorso alternativo, che Waze ovviamente ci suggerisce. Nel frattempo provvedo anche a segnalare, per tutti gli altri, i punti in cui piove e c’è il rischio di acquaplaning. Ricevo informazioni e le do, su questo si basa la rete e quest’app.
 Saluto Mario con la promessa di un’ottima recensione su BlaBlacar (le recensioni sono la linfa che fa vivere questi metodi), pago e lo ringrazio. In questo ultimo tratto di strada sfrutto Google Maps come navigatore per tornare fino a casa e non riesco però a non telefonare per chiedere che tipo di pranzo troverò al mio rientro. Le mamme amano ancora il telefono.
google-mapsTutto ciò quanto sarebbe stato possibile solo 10 anni fa? Quanto l’avvento del digitale e questi strumenti genereranno un profondo cambiamento culturale? Credo sia un grande mix che ci permetterà di vivere sempre meglio, sempre più informati e sempre più liberi di scegliere e risolvere problematiche e imprevisti che prima era molto più difficile affrontare.
 Questo esempio racconta i molteplici vantaggi dell’applicazione delle tecnologie e dell’avvento del digitale nelle nostre vite:
  • open data, più informazioni abbiamo, maggiori saranno i risparmi in termini economici;
  • rapidità di presa delle decisioni;
  • autonomia e disintermediazione;
  • risparmio;
  • visibilità gratuita;
  • migliore comunicazione;
  • flessibilità.
 Pensateci alberghi, liberi professionisti, pubbliche amministrazioni, politici, aziende di trasporto, negozianti. Pensateci tutti. Se affrontiamo e usufruiamo di questa rivoluzione digitale quanti vantaggi potreste avere nel vostro quotidiano, nella vostra professione, per la vostra struttura? Pensateci e agite.
P.s.: Questa avventura l’ho vissuta con il mio caro amico Enrico Luce, con il quale rientravamo da una conferenza sul programma europeo “Europa Cultura Creativa” da Bruxelles.

E se i giovani si interessano di turismo – Gli Stati Generali della #Cultura e del #Turismo

pubblicato su iohounsognoblog

Sembra che i giovani non vogliano occuparsi del turismo, un settore di cui troppo spesso se ne parla, ma fin troppo spesso non si fa nulla.

Quindi quando ci sono iniziative fatte da giovani per il turismo c’è bisogno di lodarle e di porle all’attenzione della gente, bisogna sottolineare come attraverso il web questo settore acquisisce benefici e come, attraverso di esso, diventa estremamente semplice coinvolgere su temi che sono fondamentali per il futuro dell’Italia.

Ci sta provando il Forum Nazionale dei Giovani con l’ennesima iniziativa che merita senza dubbio una citazione e, secondo me, maggiore considerazione: gli stati generali della cultura e del turismo e la relativa consultazione online sul settore che si sta svolgendo dal 4 ottobre.
Per la prima volta questo organismo si avvicina a dei temi che ritengo siano cruciali per il futuro di questo paese, stanno chiedendo l’opinione a tutti i giovani su temi quali:
– il sistema turistico italiano
– la formazione e le nuove professioni
– la valorizzazione dei beni immateriali e materiali
– l’Unesco
– il cinema e il teatro
– la capitale europea della cultura
– il turismo sociale
Un lavoro molto interessante che parte dal porre delle domande estremamente semplici ma efficaci, volte a costruire un documento che conterrà le proposte del mondo dei giovani per il turismo.
Il Forum Nazionale infatti ha questo “potere” o “facoltà”. Rapportandosi direttamente con il Governo può fare proposte in qualsiasi settore e negli ultimi tempi, con l’impegno di Carmelo Lentino, questa attenzione nei confronti di un settore fondamentale non può che essere accolta con estremo piacere.

I risultati di questa consultazione saranno presentati in questo evento, gli stati generali della cultura e del turismo che si terranno a  Roma tra il 15 e il 17 novembre. 
Sono davvero curioso di vederne alcuni.
Sarà il punto di partenza per definire strategie del settore, magari nuove professioni, nuove opportunità che nascono dal basso e dai giovani.
Questo trinomio turismo/giovani/web ha grandi potenzialità. Spero si faccia davvero sul serio ed è per questo che ho risposto con molto entusiasmo alle domande e invito tutti voi a farlo sul sito: http://www.culturaturismo.it
I canali da cui arrivarci sono molteplici:
Twitter @SGCTita
Il programma dell’evento invece è già disponibile: 

Google Plus – questo sconosciuto così importante per il turismo.

Google Plus, un social network sconosciuto ai più (sopratutto tra gli operatori turistici), tanto uguale e tanto diverso da Facebook, che sembrava non essere alla stessa altezza dei tantissimi prodotti di Google.
Sembrava un prodotto di serie B, destinato a spegnersi, ma si sta evolvendo e sta acquisendo potenziale.


Un potenziale fatto di tasti G+, cerchie, recensioni, foto di alta qualità, tutti divenuti fondamentali sopratutto nel turismo, un settore che dal mondo di internet ha subito i principali stravolgimenti. 
In questo settore funzioni come il nuovo motore di ricerca Google Hotel Finder, le opzioni di Google Local Carousel, e sopratutto le recensioni degli utenti stanno diventando indispensabili. 


Esserci su Google Plus significa esserci nel maggior motore di ricerca al mondo. 

La questione infatti è estremamente semplice: se foste voi in Google chi preferireste tra una pagina Facebook e una pagina Google plus? Io la seconda, e vi assicuro che è così, Google preferisce Google. 
E’ dunque ovvio che per essere meglio indicizzati (ovvero per avere una migliore posizione nei risultati del motore di ricerca) bisogna avere almeno una pagina su Google Plus. 
E’ una grande possibilità offerte alle piccole, medie o grandi imprese, che deve però essere saputa sfruttare, sopratutto per le imprese turistiche. 
In questo senso una grande influenza la danno le recensioni su Google, anche se per ora Tripadvisor è ancora il principale punto di riferimento. 
Google però ci sta provando e sta introducendo strumenti che sostituiranno Tripadvisor e anche Booking.com. 


I segnali ci dicono che bisogna investire su Google Plus e i risultati del lavoro di oggi ci vedrà precursori in futuro. Un lavoro certosino fatto di info, contatti, foto, cerchie, targhettizzando i clienti, ma è soprattutto spingendo sulle recensioni che avremo il nostro “plus”.
 La recensione è solo il punto di partenza di una catena che coinvolge tutte le cerchie di chi l’ha scritta. Raggiunge gli amici e le cerchie che hanno gli stessi gusti. Permette di avere un vantaggio su chiunque cerca informazioni rispetto all’oggetto della ricerca.

Proprio Google Hotel Finder (lo strumento che permette di ricercare gli hotel su google) mette ai primi posti le strutture alberghiere che hanno recensioni con un punteggio più alto. 

Le cose stanno cambiando anche per questo sconosciuto. Occhio.

Il Ministro Bray ci chiede una mano. Grazie ad Internet.

E’ ora che la partecipazione sia completa. In situazioni di crisi straordinaria tutte le risorse da utilizzare devono essere straordinarie e Massimo Bray, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha fin da subito pensato che il digitale dovesse essere uno strumento da utilizzare per raggiungere tutti i professionisti del settore turistico per raccogliere le loro opinioni e soprattutto le loro proposte.

Oggi sul suo  blog scrive così:

“Mi avete inviato ogni giorno tantissimi messaggi, attraverso Facebook,Twitter e la posta elettronica. Ho sempre provato a leggerli tutti e quasi sempre ci sono riuscito. Tutti mi hanno portato a pensare che quello scambio, iniziato spontaneamente ben prima del mio invito, potesse diventare un appuntamento fisso. Oggi, la lettura e la scrittura dei nostri messaggi sono uno dei momenti quotidiani da me più attesi nell’esperienza che ho la fortuna di poter vivere.”

Segno che i tempi sono davvero cambiati? I ministri ci ascoltano e sopratutto colgono quello che il settore gli chiede?
Per Massimo Bray sembra proprio essere così. Tanto è vero che ha lanciato l’iniziativa “I mestieri della cultura e del turismo”, un appello alla contribuzione proprio sul suo blog, al fine di meglio comprendere la situazione del turismo italiano partendo da chi il turismo lo vive tutti i giorni. Chiede sopratutto dati, quelli reali da parte di tutti. Chiede soluzioni, anche quelle da parte di tutti.

Ci chiede i punti di debolezza dell’offerta turistica italiana, ci chiede quali azioni mettere in campo. 
Probabilmente dovrebbero usarlo tutti i ministri questo “crowdfounding di suggerimenti e di idee professionali” che io approvo e promuovo in pieno. 

E questo oggi è possibile solo grazie ad internet e ai suoi strumenti nei quali questo Ministro sta fortemente credendo. E allora aiutamolo se vogliamo davvero credere in questo nostro immenso patrimonio artistico italiano che sembra essere uno dei punti fondamentali da cui ripartire per una rinascita.


C’è bisogno di 5 minuti. Qui.

(Giornata mondiale Turismo #WTD2013). L’acqua, questa grande risorsa turistica.

“Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro” – ecco il tema.

pubblicato su io ho un sogno Blog


Oggi è la giornata mondiale del Turismo e l’Organizzazione Mondiale del Turismo ha scelto per l’occasione un tema fondamentale legato al futuro dello stesso.

Un settore che spesso vive intorno a questo bene che per esso è di fondamentale importanza. Il turista è naturalmente attratto da questa risorsa dove a milioni quotidianamente ne fruiscono dei benefici sotto differenti punti di vista.
Spesso l’acqua è parte integrante di percorsi turistici sopratutto a carattere naturalistico dove ne rappresenta la caratteristica principale. 
Pensate alle zone umide, alle spiagge, ai fiumi, ai laghi, alle cascate, alle isole, ai ghiacciai o ai nevai (per citarne alcuni) o a tutto il turismo che gira intorno al benessere e ai centri termali e alle acque termali.
E’ anche indispensabile per gli alberghi, i ristoranti e le attività del tempo libero. Allo stesso tempo però c’è anche il problema legato al suo abuso.
Non si può non rilevare infatti che “L’acqua è la chiave della vita: è una risorsa cruciale per l’umanità e il resto del mondo vivente. Tutti hanno bisogno di acqua, non soltanto per bere. I nostri fiumi e laghi, nonché le nostre acque costiere e sotterranee costituiscono risorse preziose da proteggere” per citare la direttiva sulle “acque” della Commissione Europea.
Una giornata, quella di oggi per riflettere sulla necessità di creare turismo intorno ad essa e, allo stesso tempo di avviare una nuova “cultura dell’acqua”, anche e sopratutto in campo turistico.
Sfruttiamola ma proteggiamola, creiamo forme di turismo che siano sostenibili intorno all’acqua.
Questo giorno può essere il punto di partenza.

Libro Bianco dell’Italia turistica: Federturismo propone.

Metto in evidenza dei punti cruciali su cui intervenire nel settore turistico proposti da Federturismo nel Libro bianco dell’Italia Turistica: una una serie di interventi che sono difficilmente non condivisibili.


“Manca una strategia di fondo, manca collaborazione, mancano reti di imprese e manca anche una governance efficace ed efficiente  L’organizzazione del sistema turistico è infatti caotica, disomogenea e con un approccio fortemente burocratico, non in linea con la domanda e il mercato turistico attuale”.

In particolare:

– la politica e le amministrazioni devono avere una leadership, è necessario sopperire alla carenza di politiche di gestione e sviluppo turistico così come di destination management:

– è necessario armonizzare e rendere omogenea la legislazione turistica;

– è fondamentale valorizzare le risorse del territorio e trasformarle in prodotti turistici in grado di generare valore. Basta con il turismo di destinazione, i turisti oggi vogliono proposte esperienziali, motivazionali, differenziazione, personalizzazione e prodotti su misura;
– il turismo congressuale, il montano, lo sportivo così come tanti altre tipologie di turismo devono essere maggiormente strutturati;
– bisogna usare maggiormente e di più le nuove tecnologie, del web e dei social media per la gestione e l’integrazione dei diversi attori turistici, per la commercializzazione e per la distribuzione di informazione;
– dobbiamo sviluppare politiche sostenibili per promuovere e migliorare l’accessibilità ai territori attraverso l’utilizzo di diversi mezzi di trasporto;
– è necessaria la formazione e la crescita delle competenze;
– è importante incrementare la cooperazione tra lo Stato e le Regioni;
In sostanza sviluppare collaborazioni e sinergie oggi deve essere alla base di qualsiasi strategia di sviluppo turistico sia a livello pubblico sia privato.
Fonte:

(Nuove frontiere). Il turismo digitale della #NottebiancaTW


L’avvento dei social network ha cambiato il nostro mondo e soprattutto ha cambiato il turismo e le modalità di fruizione della cultura.
Siamo arrivati al punto che l’online è nella nostra vita, che un bene culturale lo si può fruire ovunque si viva e che anche la cultura può viaggiare su Twitter.

Ma l’idea geniale è venuta a Fabrizio Todisco con #Invasionidigitali nell’aprile scorso.
L’iniziativa  prevedeva l’organizzazione di diversi mini-eventi (invasioni) presso musei e luoghi d’arte italiani e si rivolgeva a blogger, instagramer, appasionati di fotografia e a qualsiasi persona attiva sui social media. 
L’obiettivo era quello di diffondere la cultura dell’utilizzo di internet e dei social media per la promozione e diffusione del nostro patrimonio culturale.
Insomma, promozione gratuita per tutti, con l’aiuto di tutti.

Domani si replica e si riparte con la prima #NottebiancaTW, un nuovo modo di diffondere qualsiasi cosa che sia culturale attraverso Twitter. Il tutto puntando sulla partecipazione di tutti per valorizzare i nostri luoghi, un esempio concreto di come vanno usati i social network.
Gli organizzatori invitano a preparare il caffè e a vivere la prima Notte Bianca su Twitter, uscendo a liberare cultura.

Partecipare è semplicissimo, basta seguire le tre regole descritte sul sito domani dalle 19.00 alle 6.00 del mattino:

  • condividi su Twitter argomenti di cultura, poesia, musica, teatro, destinazioni, luoghi, brani di jazz, rock, pop, folk, fotografie che lasciano gli occhi spalancati…utilizza l’hashtag #NotteBiancaTw e associa l’hashtag dell’argomento che stai condividendo specificandone il genere.

Ad es. Se parlate di poesia #NBTWpoesia o di musica #NBTWmusica e così via.

  • condividi la tua posizione, stampa questa pagina , scrivi con un pennarello il luogo dove ti trovi, scatta una foto e condividila utilizzando l’hashtag #laculturanondormemai.
  • invadi nuovamente i luoghi di cultura della tua città, ovunque ti trovi invita un pò di persone e per una notte ridiamo vita a #invasionidigitali utilizza il tag e condividi su facebook, twitter, instagram, pinterest & google plus i tuoi contenuti in tempo reale.

La nuova frontiera del turismo e della cultura è questa, l’online sempre più reale, sempre più da vivere.

Ecco il sito dell’iniziativa:
http://www.invasionidigitali.it/

gtag('config', 'UA-118997091-1');